Post by riccio46Ciao, scusate per la domanda forse banale. L'argomento è gia stato
non ho mai avuto prima d'ora auto con assetto sportivo, gomme
"ribassate" e trazione quattro ma delle auto "standard". Non penso di
aver particolari doti "da pilota" ma un minimo di sensibilità credo di
si. Normalmente con la mia attuale auto (A4 3.0 benzina quattro
tiptronic, cerchi da 17 e assetto sportivo) trasporto la famiglia e
quindi sono molto tranquillo. Ogni tanto però quando sono solo mi
piace (soprattutto nel misto medio - lento) scatenare un po' la
cavalleria;-) L'auto rispetto a quello a cui ero abituato (ad esempio
A4 avant b5 1.8 standard) ha dei limiti molto elevati. Il mio problema
è che non riesco a capire quando (e quanto) mi avvicino al limite
perchè l'auto non da alcun segnale e la mia paura è che mi "molli" di
colpo. Mi piacerebbe provarla in qualche spazio chiuso al traffico (se
non proprio una pista qualcosa di simile) per capire che avvertimenti
da e come si comporta quando "parte". Potreste darmi qualche
spiegazione, consiglio, impressione?
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Caro Massimo,
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Intanto preciso che non sono io quello col problema, ma riccio46.
la mancanza di feedback che ti sembra ti comunichi
l'Audi è dovuta all'assetto sportivo e alle gomme con il calettamento
da 17. Il fatto è che una spalla del pneumatico bassa fa lavorare
molto più efficacemente l'impronta dello stesso, che rimane in tutte
le situazioni e con tutta la sua superficie sempre a contatto con il
terreno. Avrai senz'altro notato che gli inserimenti sono più veloci,
che l'avantreno è, generalmente, più reattivo e questo perchè hai
meno flessione della spalla. Proprio questo pregio, caratteristica di
un pneumatico sportivo, rappresenta anche il suo difetto proprio
perchè ti leva sensibilità, nel senso che avverti meno e molto più
repentinamente, l'approssimarsi al limite della vettura. La spalla cede
di colpo e può innescare la scivolata dell'auto.
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Con gomme da /45 è difficile che ci sia un crollo della spalla, a meno di
avere delle gomme ridicole o gonfiate male, per uno che non è mai nemmeno
lontanamente arrivato al limite.
Mi pare più probabile una repentina perdita di aderenza proprio perché più
un misto assetto/gomma è sportivo e più è costante nella sua efficacia fino
a quando non parte più o meno rapidamente, ma non per cedimento della
spalla, ma per semplice perdita di aderenza per i valori di accelerazione
centrifuga in gioco.
In sostanza è il
limite di tenuta laterale che aumenta di molto ed è per questo che hai
la sensazione che non la vettura non ti stia "parlando". Poi c'è la
trazione: l'Audi è tendenzialmente sottosterzante in tutte le fasi
della curva, ma quando entri forte forte ;-) inizia prima a scivolare
sulla quattro ruote e poi, a seconda di come sei entrato e come hai
gestito l'acceleratore, può diventare sottosterzante o sovrasterzante.
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Anche qui mi pare che non siamo d'accordo, se si riesce ad entrare in curva
in modo da scivolare sulle quattro ruote (cosa tutt'altro che semplice), si
è già riusciti ad evitare sia il sottosterzo che il sovrasterzo, se lo si
innesca dopo è solo perché si fanno cose sbagliate coll'acceleratore. E
certamente un'auto che scivola sulle quattro ruote non è molto lontana dai
suoi limiti, tutt'altro e qui stai rispondendo ad una persona che questi
limiti non li ha mai nemmeno visti col cannocchiale.
L'Audi, anche Quattro, è tendenzialmente sottosterzante e se uno entra
troppo forte o accelerando troppo, tende ad allargare. Per stare più
tranquilli, si può cercare di farla imbarcare un po' all'inizio e poi quando
è bella appoggiata, fare quel che si vuole.
Attenzione però che io sto dando consigli da guida su strada, per avere il
massimo della velocità, ma anche della sicurezza.
E' chiaro che in pista le cose sono diverse e quindi l'approccio pulito che
consigli tu è perfetto, ma penso che su strada sia necessario, SEMPRE,
mantenersi dei margini e ciò non è possibile se uno pretende di fare le
curve al massimo possibile della velocità in assetto pulito, basta un minimo
imprevisto e buonanotte suonatori.
Mi permetto di sconsigliare le manovre "di prova" che ho letto come
suggerimento. Non servono a capire il limite dinamico di un'auto ma
solo a perdere aderenza "tout court".
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Su pista (vuota, possibilmente) hai ragione, su strada il tuo consiglio
equivale a rischiare la pelle propria ed altrui.
La guida veloce è
sostanzialmente una gestione delle masse in movimento., QUeste masse si
muovono longitudinalmente e trasversalmente proprio per effetto del
movimento della cassa. Più siamo bruschi e più "mimetizziamo" le
caratteristiche dinamiche dell'auto perchè la violentiamo, ne
spostiamo le masse bruscamente e nascondiamo così il profilo di
comportamento alle alte velocità.
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Non è vero, o almeno non è del tutto vero. Cioè è vero che lo spostamento
brusco delle masse è artificiale, ma serve a capire, senza rischiare danni,
dove stanno i limiti. Ovvio, che sto parlando di primi approcci, d'altronde
il tenore della domanda esclude che riccio46 stia chiedendo consigli per
battere il record stabilito a Monza da Schumacher.
Ti suggerisco di approssimarti al
tuo limite con gradualità (per questo serve la pista) nel senso che il
comportamente della tua Audi e il relativo limite sarà, a quel punto,
fissato solo dalla tua sensazione soggettiva. Quella diventerà il tuo
riferimento nella guida veloce.
Mi permetto di sottolineare che i giudizi che ognuno di noi da su
un'auto sono al 90% soggettivi perchè sono direttamente proporzionali
alla nostra conoscenza dei fondamentali della guida. Non si tratta di
essere dei campioni ma va da se che un guidatore esperto, magari con
esperienze agonistiche, ha un senso del limite più elevato rispetto a
un bravo guidatore con tanti chilometri "stradali" sulle spalle.
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Molto dipende da come questi tanti chilometri stradali sono stati fatti,
certo se li ha fatti un rappresentante in autostrada tra Torino e Venezia
che intanto che guidava, parlava al telefonino, prendeva appunti, leggeva il
giornale, hai ragione, se invece lo spirito è stato quello di un
appassionato vero, hai probabilmente torto. Chiaro che l'esperienza su pista
resta unica per la guida al limite su pista, ma la strada è un'altra cosa,
lì si deve specialmente saper capire al 90% qual è il limite in una
determinata curva e la capacità, dopo 100 passaggi, di raggiungere il 100%
del limite dell'auto e della strada è del tutto inutile, nessuno può
permettersi, su strada, di rifare 100 volte una curva prima di aver capito
bene a che velocità si può fare, molto meglio saperla fare al primo colpo al
90% che al primo colpo al 70% e dopo 100 cento tentativi ripetuti al 100%.
Questo, a paritàdi auto, fa variare immediatamente il giudizio sul
suo aspetto dinamico. Buttare l'auto in curva, variarne l'assetto in
appoggio, frenante o cambiare quando non si deve, non ti farà mai
comprendere l'auto che guidi e, quindi, non te le farà mai godere
appieno. Guida fluida, scegliti un tratto chiuso o di pista e
percorrilo più volte a ritmo sempre maggiore, ma sempre rispettando il
limite soggettivo che è in te. Vedrai che a mano a mano conoscerai la
tua vettura sempre meglio.
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Direi che questo consiglio, ammesso di poter e voler andare in pista,
dovrebbe essere dato come complemento a tutti gli altri.