Simone NINJA
2024-10-08 13:32:56 UTC
https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/mondo_motori/2024/10/07/concessionari-contro-tavaresle-e-cars-non-si-vendono-_83b74866-0553-4fbb-b391-6aeddd1826ae.html
Scendono in campo anche i concessionari di Stellantis per chiedere
all'Europa di spostare dal 2025 al 2027 l'entrata in vigore dei limiti
Ue sulle emissioni auto, che dall'anno prossimo scenderanno a 95 gCO2/km.
Una posizione analoga a quella espressa dall'Acea, di cui fanno parte
Volkswagen e Renault, ma non più Stellantis. Per niente in sintonia,
invece, con l'idea, l'amministratore delegato del gruppo italofrancese
Carlos Tavares, secondo il quale le regole a gioco iniziato non si
cambiano e pensare ora di modificare le norme europee sulle emissioni di
CO2 "sarebbe surreale".
Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di
prepararsi e quindi adesso si corre" ha detto nei giorni scorsi il
numero uno di Stellantis, che l'11 ottobre sarà in Commissione Commercio
e turismo della Camera per un'audizione.
In una lettera inviata alla presidente della Commissione europea Ursula
von der Leyen i concessionari affermano: "In qualità di distributori,
siamo in contatto quotidiano con clienti finali che spesso rifiutano i
Bev a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità. Ciò
ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che
rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe
normative Ue. Tuttavia, dal nostro punto di vista, è chiaro che il
settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di
vendite di veicoli elettrici. Questa crescente divergenza tra obiettivi
normativi, prontezza del mercato e aspettative del produttore è motivo
di preoccupazione.
Non è stata quindi una sorpresa quando la maggior parte dei produttori
europei, tramite Acea , ha chiesto un rinvio di questi obiettivi, una
proposta che sosteniamo pienamente". Ad intervenire sulla questione
interviene anche l'Anfia: "Nel 2025 avremo un grosso problema, con il
target del 15% di riduzione del Co2 da parte delle Case automobilistiche
che fa parte della roadmap europea verso l'addio a diesel e benzina. Ma
è un target che, con gli attuali numeri dell'elettrico, è raggiungibile
solo riducendo la produzione di auto endotermiche di 2/2,5 milioni di
unità. È un paradosso in un periodo già difficile per l'automotive".
Stellantis comunque sdrammatizza e invoca il "gioco di squadra".
"Insieme ai nostri concessionari e all'offerta Bev esistente di 40
modelli, abbiamo già raggiunto la terza posizione sul mercato Bev
dell'Ue, molto vicino a Tesla, e siamo molto orgogliosi di contribuire
come squadra alla lotta contro il riscaldamento globale" spiega
Stellantis." Lavoreremo con i nostri concessionari - aggiunge - per
definire il mix perfetto di vendite entro i limiti della conformità alle
norme sulle emissioni di CO2, sfruttando la nostra piattaforma
multi-energia come asset unico nel mercato europeo".
Scendono in campo anche i concessionari di Stellantis per chiedere
all'Europa di spostare dal 2025 al 2027 l'entrata in vigore dei limiti
Ue sulle emissioni auto, che dall'anno prossimo scenderanno a 95 gCO2/km.
Una posizione analoga a quella espressa dall'Acea, di cui fanno parte
Volkswagen e Renault, ma non più Stellantis. Per niente in sintonia,
invece, con l'idea, l'amministratore delegato del gruppo italofrancese
Carlos Tavares, secondo il quale le regole a gioco iniziato non si
cambiano e pensare ora di modificare le norme europee sulle emissioni di
CO2 "sarebbe surreale".
Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di
prepararsi e quindi adesso si corre" ha detto nei giorni scorsi il
numero uno di Stellantis, che l'11 ottobre sarà in Commissione Commercio
e turismo della Camera per un'audizione.
In una lettera inviata alla presidente della Commissione europea Ursula
von der Leyen i concessionari affermano: "In qualità di distributori,
siamo in contatto quotidiano con clienti finali che spesso rifiutano i
Bev a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità. Ciò
ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che
rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe
normative Ue. Tuttavia, dal nostro punto di vista, è chiaro che il
settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di
vendite di veicoli elettrici. Questa crescente divergenza tra obiettivi
normativi, prontezza del mercato e aspettative del produttore è motivo
di preoccupazione.
Non è stata quindi una sorpresa quando la maggior parte dei produttori
europei, tramite Acea , ha chiesto un rinvio di questi obiettivi, una
proposta che sosteniamo pienamente". Ad intervenire sulla questione
interviene anche l'Anfia: "Nel 2025 avremo un grosso problema, con il
target del 15% di riduzione del Co2 da parte delle Case automobilistiche
che fa parte della roadmap europea verso l'addio a diesel e benzina. Ma
è un target che, con gli attuali numeri dell'elettrico, è raggiungibile
solo riducendo la produzione di auto endotermiche di 2/2,5 milioni di
unità. È un paradosso in un periodo già difficile per l'automotive".
Stellantis comunque sdrammatizza e invoca il "gioco di squadra".
"Insieme ai nostri concessionari e all'offerta Bev esistente di 40
modelli, abbiamo già raggiunto la terza posizione sul mercato Bev
dell'Ue, molto vicino a Tesla, e siamo molto orgogliosi di contribuire
come squadra alla lotta contro il riscaldamento globale" spiega
Stellantis." Lavoreremo con i nostri concessionari - aggiunge - per
definire il mix perfetto di vendite entro i limiti della conformità alle
norme sulle emissioni di CO2, sfruttando la nostra piattaforma
multi-energia come asset unico nel mercato europeo".
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Simone [TO,43,184]
Simone [TO,43,184]