non lo e'. in generale, nel 2006, con auto moderne, non lo e'.
Post by Marco Ranzani di CantùPoniamo il caso di un errore del guidatore che, perdendo il controllo del
perdi, forse, il controllo di una berlina media se ti scoppia una
gomma. sbandate, inchiodate, ribaltamenti *oggi* sono quasi
impossibili (o per lo meno tanto rari da essere statisticamente
ininfluenti nel modo piu' assoluto).
per il resto se lavori o aspiri a lavorare per il ministero e serve un
alibi per tenere limiti di velocita' irrispettabili allora mi sta bene
:)
Post by Marco Ranzani di CantùIn un incidente vero, le cause possono essere molteplici, spesso
evitabili, a volte dolose, altre volte colpose o gravemente colpose.
gli incidenti capitano quasi sempre per incuria, prepotenza,
distrazione o altro errore umano del conducente. contro quelli non
c'e' limite di velocita' che tenga, mi dispiace.
d'altra parte se la maggior parte degli incidenti gravi capita in
centro un motivo c'e'.
che, poi, una volta che sbatti ad andare forte tu ti faccia piu' male
e' sacrosanto, ma che la velocita' sia la principale o una delle
principali cause *che ti portano* ad avere un incidente, quello no.
anzi, con le auto ultraconfortevoli di oggi andare in giro per una
provinciale a 70 all'ora piuttosto che a 110 e' un rischio maggiore,
non minore.
lo e' gia' con una mini one base, una polo, una punto seconda serie,
non c'e' bisogno di andare su mercedes o simili.
Post by Marco Ranzani di Cantùpotrebbe valere anche per i treni: gli Eurostar sono più veloci e più
sicuri, ma un incidente a piena velocità di un ES provocherebbe un numero
di vittime molto alto. La concausa sarebbe certamente la velocità.
allora che facciamo, fermiamo i treni per evitare che sbattano?
mi pare che siamo gia' troppo nell'utopia o nella teoria.
*in pratica* i veicoli sono sempre piu' sicuri, limitano i danni
sempre piu' (in caso di botto) e sono capaci di girare in
tranquillita' (meccanica) a velocita' anche molto alte.
e' la gente che non e' capace ad andare in giro ed e' sulla gente che
bisognerebbe agire in modo mirato.
Post by Marco Ranzani di Cantùtollerare questo limite. Con 150 + 10% si arriverebbe a 165. Qualsiasi
tu hai mai percorso con relativa frequenza i tratti che dovevano
essere a 150? penso di no, altrimetni non diresti cosi'. sono pochi e
brevi tratti di rettilineo assoluto e perfetto in cui potresti fare
450 km/h senza rischiare altro che uno davanti ti tagli la strada.
e frenare da 155 a 120 o da 135 a 120 non cambia *quasi* niente.
Post by Marco Ranzani di CantùCon un numero di morti doppio o triplo al "fisiologico" - non trascurabile
- di 2000.
queste sono tutte tue ipotesi che non hanno alcun fondamento o
riscontro pratico: in germania con un'audi fai i 250 su tratti
autostradali dove c'e' gente in prima corsia che con la sua brava uno
o punto fa i 120, perche' sa che con quella macchina deve fare i 120.
il tuo discorso e' distorto dalla visione italiana del limite, ovvero:
limite, n.: velocita' da tenere sempre, aumentata di un po' di
tolleranza, in qualsiasi punto e con qualsiasi condizione di traffico
e meteorologica.
una definizione un po' piu' ragionata di limite, invece, e':
limite, n.: velocita' che e' pericoloso superare *in qualsiasi*
condizione.
la differenza e' meno sottile di quello che sembri, per cui se uno
mettesse il limite a 250 sulla a14 nel tratto tra imola e rimini *non
sarebbe obbligatorio* andare a 250 o a tutto gas: semplicemente, lo si
potrebbe fare *se* le condizioni lo permettessero.
chiunque abbia una motocicletta di grossa cilindrata ha visto varie
volte 250/280 di tachimetro, tuttavia e' anche possibile che uno si
sia scelto un punto a rischio zero per farlo, ad esempio il tratto
autostradale che dicevo prima, alle 4 del pomeriggio di un mercoledi'
di primavera, in cui in 10km se fa tanto superi 2 camion e una
macchina in prima corsia.
pero' e' vero che siccome gli italiani sono cretini se mettessero il
limite a 150 anche chi ha panda 30 di settima mano tenterebbe di
andare a 150 con traffico congestionato durante una bufera di neve,
perche' il limite e' quello.
a me dispiace, ma ho il cranio pieno di cervello e tento di usarlo,
per cui mi prendo il lusso di dire che c'e' qualcosa che non va.
eh, strano che in italia si scarichi la responsabilita' sugli altri.
saluti.
--
Gianni Rondinini (31, tanti, RA)
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