"Matteo Bianchi" <***@gmail.com> ha scritto nel messaggio news:34816de9-a778-403b-a75f-***@c22g2000vbb.googlegroups.com...
Questo mezzo, che andò a sostituire l'alfa 75, è stato sempre
fortemente bistrattato e criticato per le sue caratteristiche tecniche
(trazione anteriore, schema delle sospensioni della Fiat tipo ecc).
Tralasciando sterili discorsi sulle "vere alfa", dal punto di vista
del comportamento stradale, quest'auto andava poi così male ? Tutto
sommato la messa a punto dell'assetto era stata fatta a Balocco...
Ad esempio, rispetto alla già citata alfa 75, era così inferiore (mi
riferisco al comportamento stradale, dato che, come interni e
accessori mi sembra evidente che fosse notevolmente migliore, rispetto
alla 75) ?
Sono graditi, in particolare, i pareri di chi abbia provato entrambe
le vetture.
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Io ho avuto per anni una 75 2.0 T.S. con la quale ho superato i 250.000 Km e
poi una 155 2.0 T.S. per circa 120.000 km. Mi sento in grado di poter fare
un confronto attendibile.
Le vetture appartengono alla stessa fascia, ma di generazione ben diversa.
Il motore è quasi lo stesso, ma quello della 155 era più evoluto grazie a
una migliore gestione elettronica e l'adozione di bobine singole per ogni
candela anziché 2 bobine normali come sulla 75. Ovviamente c'è da segnalare
la presenza del catalizzatore che vanificò tutti gli sforzi per la mancanza
di una adeguata messa a punto, soprattutto nelle prime versioni (dal 1992 al
1993). La gestione del minore N.O. della verde fu affidato solo al sensore
di detonazione, mortificando le prestazioni. Un miglioramento si ebbe nelle
versioni del 1994 e comunque con l'introduzione di benzine speciali, come la
V-Power et simila.
La 75 era figlia di una meccanica della fine degli anni '60 e poco
sviluppata nel corso del tempo. Per fortuna i tecnici Alfa riuscirono ad
aggiornarla rendendola sempre attuale, ma la tecnica andò avanti e la 75
meccanicamente era ormai al limite. Tendenzialmente sicura, con una
stabilità eccezionale, anche a forte velocità, soffriva una cronica mancanza
di agilità nello stretto e uno sterzo sempre un po' lento. Il cambio è
sempre stato un punto debole per via dei sincronizzatori, però è sempre
stato molto robusto e affidabile. Anche l'impianto frenante era piuttosto
"antico", con pinze di vecchia concezione e un servofreno non adeguato al
resto dell'impianto. La maggior parte delle noie sono da imputare alla
componentistica tedesca presente sulla vettura.
Dal punto di vista delle finiture è sempre stata criticata, ma devo dire
che, pur essendo spartana rispetto alla concorrenza, era superiore a quella
della maggior parte delle francesi e di alcune tedesche (vedi Ford e Opel
dell'epoca).
La 155 segnò un salto generazionale enorme, ma la base non era all'altezza
di una Alfa (e neanche di Fiat a dir la verità). L'autotelaio non era
affatto rigido e questo poneva seri problemi quando si voleva sfruttarne le
potenzialità. Sterzo, cambio e freni erano un altro pianeta rispetto alla
75, ma sempre se non li si sfruttava al limite. I componenti della 75
potevano sopportare strapazzi molto elevati, soprattutto il comparto
sospensioni, quelli della 155 no. Secondo me sottodimensionati per quella
vettura. Fino a quanndo si andava piano o quasi forte era decisamente
migliore della 75, ma al limite era un disastro. La 75 era molto più
comunicativa e sincera. Non ti tradiva mai e, nonostante l'autobloccante
posteriore, era sempre progressiva. In mani esperte era una spina nel fianco
di molte sportive dell'epoca.
La 155 era decisamente più pesante della 75 e questo, unito a un motore meno
potente e strozzato rispetto alla sorella maggiore, offriva prestazioni
decisamente inferiori e consumi superiori. Nonostante la migliore
aerodimanica e un cambio più veloce e presiso, la velocità era pressoché
equivalente e l'accelerazione e ripresa decisamente inferiori. La 75
arrivava alla velocità massima di potenza, sembrava di viaggiare in terza
tanto spingeva, e la spinta si fermava solo all'intervento del limitatore.
La 155 aveva bisogno di uno slancio molto più lungo. Pensa che la 75 faceva
i 70-120 Km/h in poco più di 13 secondi! E il classico 0-100 in poco più di
8 secondi. Roba da Porsche!! La 155 se li sognava certi numeri.
Dal punto della qualità degli interni e della componentistica la 155 era un
disastro. Gli Alzacristalli, gli attuatori della chiusura centralizzata, il
climatizzatore, i deviatori, i tergicristalli, ecc. erano di pessima qualità
perché derivati dalla Tipo, che era inferiore alla concorrenza da questo
punto di vista. La "vecchia" componentistica della 75, nonostante l'età, era
di qualità decisamente superiore. Le finiture erano pessime e i cigolii
della 155 erano uno standard già dopo i primi 10.000 Km. A 200.000 Km la mia
75 aveva meno rumori e cigolii della 155 a 15.000 Km.
Dal punto di vista della manutenzione la 75 si smontava e si rimontava con 4
chiavi e due cacciaviti; la 155 invece era ermetica da questo punto di
vista, e per molti particolari c'era bisogno di estrattori dedicati.
Con l'avvento delle versione 16 valvole la situazione migliorò su tutti i
fronti, con l'adozione di componentistica adeguata anche se apperentemente
uguale. I climatizzatori eran più efficienti e affidabili, così come vetri
elettrici e chiusura centralizzata. Le finuture migliorarono enormenente e
cigolii furono molto più rari. L'assetto fu migliorato con una diversa
taratura delle sospensioni e una geometria più spinta. I motori erano molto
più moderni e potenti, adeguati alla vettura finalmente. Cambio e sterzo
furono adeguati e migliorati con boccole maggiorate e molle e ammortizzatori
diversi, così come l'impianto frenante. L'autotelaio però restò pesante e
poco propenso alla sportività, anche se la concorrenza, nel frattempo,
crebbe nel peso raggiungendo l'Alfa e ponendosi allo stesso livello.
Secondo me, le ultime 155 16V furono le migliori, sia riguardo la qualità
generale che prestazionale. Solo queste erano veramente superiori alla 75,
le versioni a 8V assolutamente no IMHO.
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Ciao
Deimos
I Guerrieri della Mephisto
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