No calma, se hai lavorato in Alfa sai bene che le turbine dei primi 2.4Jtd
erano difettose e verso i 90/100k km saltavano allegramente; adesso passi per
gli scricchiolii, passi per l'impianto elettrico a cazzo di cane, passi per
le tolleranze di accoppiamento oscene ma belin, che una turbina duri 100k km
e l'Alfa ti parli di normalità se permetti no. Poi che non sia l'unica a
cappellare concordo, che la Giulietta ad esempio sia fatta mooolto meglio
della 156 idem, ma personalmente dopo un esperienza del genere con Alfa ho
chiuso visto che non le regalano.
Si, è vero. Le turbine delle prime 2.4 JTD non erano affidabili al
100%, ma era un problema non solo di Alfa. Comunque, a parte i 2.4, il
1.9 JTD fu un ottimo motore, soprattutto affidabile, anche se sempre
indietro alla concorrenza quanto a potenze espresse.
Mi sa che non ci capiamo: sul fatto che abbia venduto un botto e che per Alfa
abbia rappresentato una boccata di ossigeno fondamentale (anche se non la
rinascita che molti sostenevano) siamo d'accordo; ma il vendere a pacchi
spesso non coincide con l'essere una buona ed affidabile auto, solo che piace
tanto.
Vero in parte, nel senso che la 156 era un' ottima base e realizzata
molto bene. Era però un progetto completamente nuovo rispetto alla 155,
per cui molti difetti erano imputabili proprio a questo. Che poi il
problema principale delle auto italiane è la qualità percepita è un
dato di fatto. Ma non credere che la concorrenza tedesca fosse chissà
quanto migliore. Guarda che molti sono tentati di paragonare vetture di
periodi storici diversi come se fossero coeve e questo è uno sbaglio
molto comune.
Prendi la Golf V ad esempio, in alcuni 2.0 Tdi si crepavano le testate come
fossero di creta, almeno VW le passava e riconosceva il difetto ma ciò non
toglie che la Golf V (avuta in casa) fosse un auto discretamente di merda che
ha venduto a pacchi... milioni di mosche non si possono essere sbagliate...
(cit.)
Ogni auto e ogni marca ha problemi più o meno gravi che affliggono vari
modelli. Non è un problema solo di Fiat. Che poi l'italiano medio
esterofilo amplifichi i difetti del prodotto italiano minimizzando
quelli dsei prodotti stranieri è una piaga che ci portiamo dietro da
sempre.
Riguardo la citazione, la uso spesso anche io :-)
Quello che dico è che alla fine la 156 ha venduto tanto ma non ha fatto la
differenza per Alfa, idem sta facendo la Giulietta.
In effetti, la 156 e la 147 hanno fatto una grande differenza rispetto
alla 155 e alle 145/146, in virtù di un autotelaio eccezionale per
l'epoca, per la geometria delle sospensioni, per i motori e per
l'elettronica molto evoluta rispetto alle concorrenti, e questo in
virtù di un accordo non scritto tra gruppo Fiat e Bosch.
La Giulietta è una vettura dalle caratteristiche molto interessanti. Il
fatto è che non è altrettanto innovativa quanto lo fù la 156. Comunque,
a paarte delle incongruenze di design (IMHO), la politica commerciale
del gruppo Fiat parte sempre in ritardo e non è mai agressiva come
dovrebbe. Soprattutto nel caso di Alfa Romeo.
Il problema non è stato quello di creare una spaccatura con il passato
proponendo vetture di grande pregio come la 156 e la 147, ma di non
aver continuato su quel livello con la 159, l'evoluzione della 166 (mai
nata), una SUV (adesso è tardi), una spider, un paio di sportive serie
e, soprattutto, aver interrotto l'attività sportiva (attività che aveva
consentito di vendere il 500% di 155 in più).
Tutti a parlare del cuore sportivo e della storia del secolo scorso ma in
realtà Alfa per vendere, oltre a fare delle auto che devono essere perfette
contro una concorrenza che invece si può permettere di sbagliare, si deve
scrollare di dosso l'Arna, la 155, la Fiat e anni di luoghi comuni più o meno
meritati.
Che poi tra appassionati se ne possa parlare in maniera diversa è un conto ma
non siamo noi a fare il mercato e l'automobilista medio questo ricorda quando
parla di Alfa (l'Alfa per l'80% della gente comune è una FIAT ricarrozzata
che costa troppo per essere una FIAT).
Questa del cuore sportivo è una cosa che non mi è mai andata giù, e
poi, quando parlano di onori del passato e della storia delle mitiche
Alfa mi fanno andare letteralmente in bestia. Se portassi la mia
Alfetta GTV in una concessionaria per una qualsiasi operazione di
manutenzione, anche semplice, non saprebbero da dove iniziare, e questo
lo hanno ammesso anche loro. Te lo garantisco.
Molte concessionarie e molte officine hanno mandato alla rottamazione
tonnellate di ricambi delle serie Alfetta e Giulia perché... non
sapevano cosa farsene! uno schifo solo italiano, dettato da
imprenditori mediocri e ottusi quali molti titolari di concessionarie
Fiat/Alfa/Lancia.
Però Audi e BMW sono in vetta alle vendite e se costruiscono una cacca con il
loro logo la vendono come cioccolata, Alfa no... concordo con te sulla
disanima sopra riportata ma i fatti dicono che alla fine la 156 non ha
rilanciato nulla mentre ogni serie 3 o audi A4 che esce vende a milioni e
sembra chissàche.
Perché da sempre, e cocciutamente, hanno perseguito i loro programmi
con coerenza e con tenacia. Cosa che manca totalmente a Fiat e all'uomo
del maglione.
E' una politica che, al lungo termine, paga sempre se si mantengono
alti standard di immagine e un marketing efficace, oltre a standard di
qualità costanti.
Fiat invece arranca, non investe in nuovi modelli, non aggredisce il
mercato, si muove con circospezione arrivando in ritardo per poi
lamentarsi delle mancate vendite. Oppure, il che à peggio, propone
modelli improbabili come nel passato la Lancia K Coupé, l'Alfa Brera,
la Thetis (nata con i motori sbagliati al momento sbagliato), la 166 e
adesso con la Thema e la Voyager.
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Ciao
Deimos
I Guerrieri della Mephisto
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