8tto
2006-04-21 14:04:04 UTC
Questa mattina, dopo quasi una settimana e 1250 chilometri, ho
riconsegnato la Fiat Stilo presa a noleggio (Europcar) in sostituzione
della Picasso in riparazione.
Ottima occasione per pubblicare un test della station wagon italiana.
Oltretutto, è una diretta concorrente dell'auto che guido più spesso (la
Xsara Picasso) quindi è interessante fare un confronto tra le due.
AUTO: Fiat Stilo MultiWagon 1900 Multijet 120CV, anno 2005, 13.000 km
all'attivo.
Auto presa con 13.000 chilometri esatti.
Ho azzerato il computer di bordo, ricavando le seguenti statistiche d'uso:
Km percorsi: 1257.4
Consumo medio: 16.1 km/l
Velocità media: 60 km/h
Tempo totale di viaggio: 20 ore e 55 minuti.
ESTERNI
Che dire: la Stilo non m'è mai piaciuta.
La berlina 5 porte ha quel che di razionale, la 3 porte ha quel che di
sportivo. La Station Wagon è semplicemente orrenda.
Pare che in fase di sviluppo la coda sia stata più volte ritoccata,
seguendo i consigli dei venditori della rete Fiat e si vede: solo simili
scimmie potevano avallare un posteriore così tormentato, disarmonico,
massiccio.
L'ho sempre parcheggiata in retromarcia, per evitare di vederla da dietro.
L'unica cosa positiva è il colore, un bel blu scuro metallizzato, che
mimetizza un po' le orrende forme.
Loading Image...
INTERNI
Si accede agli interni utilizzando la chiave... che è un macigno da mezzo
chilo, con enorme stemma Fiat, meccanismo a serramanico per l'estrazione
della chiave e tre tasti: apertura, chiusura, apertura bagagliaio.
L'apertura bagagliaio è giustamente temporizzata: occorre premere a lungo
il tasto per sbloccare la serratura, così non si corre il rischio di farlo
per sbaglio.
Gli interni sono in tinta chiara: molto scenografici, ma anche piuttosto
sporchevoli.
L'interno è ben organizzato, ci sono diversi vani, un ampio cassetto,
portabicchieri eccetera eccetera.
Ho fatto alcune prove di abitabilità, ricavando una mezza delusione.
Davanti l'auto è comoda e spaziosa, niente da dire. Dietro è però
decisamente meno spaziosa della Picasso. Più stretta, ma soprattutto c'è
meno spazio per le gambe, col sedile anteriore regolato secondo la mia
altezza (1.80). A memoria, c'era più spazio, per i passeggeri posteriori,
anche nella mia vecchia Tipo. Questa Stilo è direi paragonabile alla ZX.
Anche il bagagliaio non m'è sembrato un granché: in effetti la Fiat
dichiara 510-1480, contro 550-2128 della Picasso.
Il tutto a fronte di una lunghezza superiore di 24 centimetri.
POSIZIONE DI GUIDA E VISIBILITA'
Buona, con una riserva sul sedile.
Ottima la possibilità di regolare il volante anche in profondità, evitando
quindi l'effetto "orango" di cui soffro spesso sulle auto italiane.
Su questa si riesce a sistemare correttamente le gambe e, tirandolo tutto
indietro, anche a raggiungere il volante.
I pedali sono in posizione soddisfacente, così come la leva del cambio. Un
po' troppo inclinato il volante.
L'appoggio per il piede sinistro è un po' troppo indietro.
Il piantone dello sterzo è troppo massiccio (penso che sia perché dentro
c'è il motore del servosterzo) e "cozza" spesso dolorosamente contro le
ginocchia. Temo che in caso d'incidente sia un punto debole.
Demenziale il sedile di guida. Di per sè è comodo, ma ha un gravissimo
difetto. Lo schienale è giustamente conformato, con la zona del supporto
lombare abbastanza pronunciata. Peccato che lo schienale sia fisso mentre
la seduta possa salire e scendere, col risultato che, abbassando tutto il
sedile come vorrei, mi ritrovo il supporto lombare che spara dolorosamente
in mezzo alla schiena. E' quindi impossibile abbassare il sedile oltre metà
della sua corsa.
Questo condiziona anche la visibilità: col sedile così in alto le alette
parasole in pratica mi tolgono visibilità, inoltre l'ingombrante plafoniera
un po' ostruisce la visuale attraverso lo specchietto retrovisore.
Insomma, hanno provato a fare un'auto adatta anche a persone alte, ma alla
fine si sono persi in qualche dettaglio.
Specchietti troppo piccoli, inoltre dal centrale si vede "sfuocato" perché
vibra. Tenendolo fermo con la mano, la visione migliora.
Comandi ben disposti e funzionali, ottima dotazione d'accessori, computer
di bordo efficiente.
Strumentazione demenziale: il tachimetro è scalato 30 60 90 120 150 180
210. E' pure molto impreciso, di fatto è difficilissimo capire quanto si
sta andando, data la grafica poco chiara. Oltretutto le Stilo più vecchie
avevano una giusta scalatura 20 40 60... e una grafica chiara. Mi chiedo
chi sia l'imbecille che ha deliberato questa modifica. Fosse mia farei
sostituire il tachimetro.
FINITURE
Buone, decisamente buone.
La prova "chiusura porte" è superata in modo positivo.
Le plastiche degli interni sono assolutamente dignitose ed assemblate con
cura, non si notano rumori molesti.
La parte superiore della plancia è rivestita con quella plastica gommosa
ruvida "tipo Audi" che a me pare un po' triste, ma sicuramente è di alto
effetto scenico. Di buona qualità le plastiche della parte centrale, più
economiche le plastiche "basse", oltretutto di uno sporchevolissimo color
grigio chiaro.
I tanto criticati pannelli porta a me paiono assai ben realizzati ed
esteticamente piacevoli.
I tessuti sono d'ottima fattura, gradevoli al tatto e, all'apparenza,
robusti. Qualche perplessità sulla colorazione chiara, come dicevo.
Ben fatto il cielo, dà un'impressione di cosa ben fatta e di buona qualità,
meglio di molte altre auto ben più blasonate.
Ben disposti e funzionali i comandi.
MOTORE
Ero curioso di provare il 1900 Multijet di cui tanto s'è parlato...
La prima impressione è stata decisamente negativa. All'avviamento ha
prodotto una quantità impressionante di vibrazioni, per lo meno per me che
sono abituato al docile 1600 Peugeot. Al minimo, moltissimo a freddo ma
anche a caldo, questo 1900 vibra decisamente. Gli interni sono assemblati
bene, quindi non si sentono particolari rumorosità, ma le vibrazioni sì,
eccome. Sulla "mia" Stilo c'era anche qualcosa che ballava nel cofano, uno
sdleng sdleng che mi faceva compagnia ogni buca e, costantemente, al minimo.
Salendo di giri le cose migliorano decisamente.
Questo 1900 Fiat è senza dubbio il miglior diesel che abbia mai provato. Ha
un'erogazione piena già da 1600 giri e tira senza problemi fino a 4500, con
allungo fino a 5000, volendo.
Ha una rumorosità perfino piacevole, a parte al minimo, sale di giri
velocemente, in regime "aspirato" (sotto i 1500) comunque si muove, può
tranquillamente scendere sotto il regime di minimo senza spegnersi.
Il turbo lag è quasi inavvertibile, la risposta all'acceleratore prontissima.
I consumi sono sorprendentemente bassi, per la mole dell'auto.
Insomma, cosa chiedere di più? Nulla, magari un sistema di supporti
smorzanti più efficiente.
CAMBIO E FRIZIONE
Cambio ottimo. Non è un burro come certi giapponesi, ma è comunque
precisissimo, un po' duretto, ma non contrastato. Direi il miglior cambio
mai provato su una Fiat. E' rapportato piuttosto lungo, ma il motore lo
permette senza alcun problema. Consumi e rumorosità ringraziano.
Frizione perfetta, non troppo pesante, progressiva e silenziosa.
FRENI
Non ho avuto modo di provare frenate al limite, ma mi sono parsi molto
buoni. Soprattutto mi ha favorevolmente impressionato la modulabilità del
pedale, di solito scarsa sulle nuove Fiat. Finalmente hanno corretto il
tiro, ora si riesce a frenare esattamente come si vuole.
STERZO
Dolente nota.
Già sulla Idea non mi era piaciuto molto, ma qui il servosterzo elettrico
proprio non è venuto bene.
Il meccanismo filtra tutte le reazioni della strada, in compenso ne inventa
di sue, alle volte opponendosi a quello che si vuol fare. Si vede benissimo
che le "reazioni" sono assolutamente software, esattamente come in un
volante force feedback della playstation. Peccato che a volte il software
canni completamente. Ad esempio, prendendo una buca con una sola ruota, il
motorino dà uno scatto. Lo stesso accade con ripide variazioni
dell'inclinazione della strada.
In ogni caso, con questa Stilo pennellare i curvoni autostradali come piace
a me (cioè girando il volante all'inizio e lasciandolo fermo fino alla fine
della curva) non è facile. Sono necessarie frequenti correzioni, alla fine
la guida non è rilassata e si decide di andare più piano.
Paradossalmente, la Picasso in questo è assai più "sportiva".
Ieri poi m'è capitato di dover infilare la Stilo in un parcheggio molto
corto, facendo quindi 5 manovre. Alla fine della quarta lo sterzo muggiva
un po' ed è diventato decisamente più duro: avevo letto da qualche parte
che un meccanismo diminuisce l'assistenza in caso di surriscaldamento, ma
non pensavo bastasse così poco. E non avevo nemmeno inserito il City.
A proposito del City: sull'Idea era molto avvertibile la differenza, qui meno.
TENUTA DI STRADA
Così così. L'assetto è troppo dondolante, l'insieme assetto e sterzo
consigliano decisamente di andare piano.
Ho fatto la Cisa, che è un buon test. Mentre con la Picasso vado
decisamente più forte della media, in tutta tranquillità, con la Stilo
andavo decisamente più piano.
Non è un'auto per correre, anzi. Direi che addirittura il motore è fin
troppo esuberante, per le doti del telaio.
In compenso la stabilità è buona e a prova di imbecille.
CONFORT
Ottimo. L'assorbimento delle sospensioni è ottimo, anche sui maledetti
dossi rallentatori. I sedili sono comodi e filtrano anche bene le
vibrazioni del motore, vibrazioni decisamente presenti, specie al minimo.
Il tutto a patto di tenere a metà la regolazione in altezza del sedile di
guida, come dicevo.
Rumorosità decisamente contenuta, meglio della Picasso, merito anche delle
marce più lunghe e dell'ottima insonorizzazione.
Nessuno scricchiolio proviene da plancia e arredi.
L'autoradio fa il suo dovere in modo onesto.
CONCLUSIONI
Un'ottima vettura, non c'è dubbio.
Pregi: motore, cambio, frizione, confort, freni, finiture.
Difetti: sedile guida, vibrazioni al minimo, sterzo.
riconsegnato la Fiat Stilo presa a noleggio (Europcar) in sostituzione
della Picasso in riparazione.
Ottima occasione per pubblicare un test della station wagon italiana.
Oltretutto, è una diretta concorrente dell'auto che guido più spesso (la
Xsara Picasso) quindi è interessante fare un confronto tra le due.
AUTO: Fiat Stilo MultiWagon 1900 Multijet 120CV, anno 2005, 13.000 km
all'attivo.
Auto presa con 13.000 chilometri esatti.
Ho azzerato il computer di bordo, ricavando le seguenti statistiche d'uso:
Km percorsi: 1257.4
Consumo medio: 16.1 km/l
Velocità media: 60 km/h
Tempo totale di viaggio: 20 ore e 55 minuti.
ESTERNI
Che dire: la Stilo non m'è mai piaciuta.
La berlina 5 porte ha quel che di razionale, la 3 porte ha quel che di
sportivo. La Station Wagon è semplicemente orrenda.
Pare che in fase di sviluppo la coda sia stata più volte ritoccata,
seguendo i consigli dei venditori della rete Fiat e si vede: solo simili
scimmie potevano avallare un posteriore così tormentato, disarmonico,
massiccio.
L'ho sempre parcheggiata in retromarcia, per evitare di vederla da dietro.
L'unica cosa positiva è il colore, un bel blu scuro metallizzato, che
mimetizza un po' le orrende forme.
Loading Image...
INTERNI
Si accede agli interni utilizzando la chiave... che è un macigno da mezzo
chilo, con enorme stemma Fiat, meccanismo a serramanico per l'estrazione
della chiave e tre tasti: apertura, chiusura, apertura bagagliaio.
L'apertura bagagliaio è giustamente temporizzata: occorre premere a lungo
il tasto per sbloccare la serratura, così non si corre il rischio di farlo
per sbaglio.
Gli interni sono in tinta chiara: molto scenografici, ma anche piuttosto
sporchevoli.
L'interno è ben organizzato, ci sono diversi vani, un ampio cassetto,
portabicchieri eccetera eccetera.
Ho fatto alcune prove di abitabilità, ricavando una mezza delusione.
Davanti l'auto è comoda e spaziosa, niente da dire. Dietro è però
decisamente meno spaziosa della Picasso. Più stretta, ma soprattutto c'è
meno spazio per le gambe, col sedile anteriore regolato secondo la mia
altezza (1.80). A memoria, c'era più spazio, per i passeggeri posteriori,
anche nella mia vecchia Tipo. Questa Stilo è direi paragonabile alla ZX.
Anche il bagagliaio non m'è sembrato un granché: in effetti la Fiat
dichiara 510-1480, contro 550-2128 della Picasso.
Il tutto a fronte di una lunghezza superiore di 24 centimetri.
POSIZIONE DI GUIDA E VISIBILITA'
Buona, con una riserva sul sedile.
Ottima la possibilità di regolare il volante anche in profondità, evitando
quindi l'effetto "orango" di cui soffro spesso sulle auto italiane.
Su questa si riesce a sistemare correttamente le gambe e, tirandolo tutto
indietro, anche a raggiungere il volante.
I pedali sono in posizione soddisfacente, così come la leva del cambio. Un
po' troppo inclinato il volante.
L'appoggio per il piede sinistro è un po' troppo indietro.
Il piantone dello sterzo è troppo massiccio (penso che sia perché dentro
c'è il motore del servosterzo) e "cozza" spesso dolorosamente contro le
ginocchia. Temo che in caso d'incidente sia un punto debole.
Demenziale il sedile di guida. Di per sè è comodo, ma ha un gravissimo
difetto. Lo schienale è giustamente conformato, con la zona del supporto
lombare abbastanza pronunciata. Peccato che lo schienale sia fisso mentre
la seduta possa salire e scendere, col risultato che, abbassando tutto il
sedile come vorrei, mi ritrovo il supporto lombare che spara dolorosamente
in mezzo alla schiena. E' quindi impossibile abbassare il sedile oltre metà
della sua corsa.
Questo condiziona anche la visibilità: col sedile così in alto le alette
parasole in pratica mi tolgono visibilità, inoltre l'ingombrante plafoniera
un po' ostruisce la visuale attraverso lo specchietto retrovisore.
Insomma, hanno provato a fare un'auto adatta anche a persone alte, ma alla
fine si sono persi in qualche dettaglio.
Specchietti troppo piccoli, inoltre dal centrale si vede "sfuocato" perché
vibra. Tenendolo fermo con la mano, la visione migliora.
Comandi ben disposti e funzionali, ottima dotazione d'accessori, computer
di bordo efficiente.
Strumentazione demenziale: il tachimetro è scalato 30 60 90 120 150 180
210. E' pure molto impreciso, di fatto è difficilissimo capire quanto si
sta andando, data la grafica poco chiara. Oltretutto le Stilo più vecchie
avevano una giusta scalatura 20 40 60... e una grafica chiara. Mi chiedo
chi sia l'imbecille che ha deliberato questa modifica. Fosse mia farei
sostituire il tachimetro.
FINITURE
Buone, decisamente buone.
La prova "chiusura porte" è superata in modo positivo.
Le plastiche degli interni sono assolutamente dignitose ed assemblate con
cura, non si notano rumori molesti.
La parte superiore della plancia è rivestita con quella plastica gommosa
ruvida "tipo Audi" che a me pare un po' triste, ma sicuramente è di alto
effetto scenico. Di buona qualità le plastiche della parte centrale, più
economiche le plastiche "basse", oltretutto di uno sporchevolissimo color
grigio chiaro.
I tanto criticati pannelli porta a me paiono assai ben realizzati ed
esteticamente piacevoli.
I tessuti sono d'ottima fattura, gradevoli al tatto e, all'apparenza,
robusti. Qualche perplessità sulla colorazione chiara, come dicevo.
Ben fatto il cielo, dà un'impressione di cosa ben fatta e di buona qualità,
meglio di molte altre auto ben più blasonate.
Ben disposti e funzionali i comandi.
MOTORE
Ero curioso di provare il 1900 Multijet di cui tanto s'è parlato...
La prima impressione è stata decisamente negativa. All'avviamento ha
prodotto una quantità impressionante di vibrazioni, per lo meno per me che
sono abituato al docile 1600 Peugeot. Al minimo, moltissimo a freddo ma
anche a caldo, questo 1900 vibra decisamente. Gli interni sono assemblati
bene, quindi non si sentono particolari rumorosità, ma le vibrazioni sì,
eccome. Sulla "mia" Stilo c'era anche qualcosa che ballava nel cofano, uno
sdleng sdleng che mi faceva compagnia ogni buca e, costantemente, al minimo.
Salendo di giri le cose migliorano decisamente.
Questo 1900 Fiat è senza dubbio il miglior diesel che abbia mai provato. Ha
un'erogazione piena già da 1600 giri e tira senza problemi fino a 4500, con
allungo fino a 5000, volendo.
Ha una rumorosità perfino piacevole, a parte al minimo, sale di giri
velocemente, in regime "aspirato" (sotto i 1500) comunque si muove, può
tranquillamente scendere sotto il regime di minimo senza spegnersi.
Il turbo lag è quasi inavvertibile, la risposta all'acceleratore prontissima.
I consumi sono sorprendentemente bassi, per la mole dell'auto.
Insomma, cosa chiedere di più? Nulla, magari un sistema di supporti
smorzanti più efficiente.
CAMBIO E FRIZIONE
Cambio ottimo. Non è un burro come certi giapponesi, ma è comunque
precisissimo, un po' duretto, ma non contrastato. Direi il miglior cambio
mai provato su una Fiat. E' rapportato piuttosto lungo, ma il motore lo
permette senza alcun problema. Consumi e rumorosità ringraziano.
Frizione perfetta, non troppo pesante, progressiva e silenziosa.
FRENI
Non ho avuto modo di provare frenate al limite, ma mi sono parsi molto
buoni. Soprattutto mi ha favorevolmente impressionato la modulabilità del
pedale, di solito scarsa sulle nuove Fiat. Finalmente hanno corretto il
tiro, ora si riesce a frenare esattamente come si vuole.
STERZO
Dolente nota.
Già sulla Idea non mi era piaciuto molto, ma qui il servosterzo elettrico
proprio non è venuto bene.
Il meccanismo filtra tutte le reazioni della strada, in compenso ne inventa
di sue, alle volte opponendosi a quello che si vuol fare. Si vede benissimo
che le "reazioni" sono assolutamente software, esattamente come in un
volante force feedback della playstation. Peccato che a volte il software
canni completamente. Ad esempio, prendendo una buca con una sola ruota, il
motorino dà uno scatto. Lo stesso accade con ripide variazioni
dell'inclinazione della strada.
In ogni caso, con questa Stilo pennellare i curvoni autostradali come piace
a me (cioè girando il volante all'inizio e lasciandolo fermo fino alla fine
della curva) non è facile. Sono necessarie frequenti correzioni, alla fine
la guida non è rilassata e si decide di andare più piano.
Paradossalmente, la Picasso in questo è assai più "sportiva".
Ieri poi m'è capitato di dover infilare la Stilo in un parcheggio molto
corto, facendo quindi 5 manovre. Alla fine della quarta lo sterzo muggiva
un po' ed è diventato decisamente più duro: avevo letto da qualche parte
che un meccanismo diminuisce l'assistenza in caso di surriscaldamento, ma
non pensavo bastasse così poco. E non avevo nemmeno inserito il City.
A proposito del City: sull'Idea era molto avvertibile la differenza, qui meno.
TENUTA DI STRADA
Così così. L'assetto è troppo dondolante, l'insieme assetto e sterzo
consigliano decisamente di andare piano.
Ho fatto la Cisa, che è un buon test. Mentre con la Picasso vado
decisamente più forte della media, in tutta tranquillità, con la Stilo
andavo decisamente più piano.
Non è un'auto per correre, anzi. Direi che addirittura il motore è fin
troppo esuberante, per le doti del telaio.
In compenso la stabilità è buona e a prova di imbecille.
CONFORT
Ottimo. L'assorbimento delle sospensioni è ottimo, anche sui maledetti
dossi rallentatori. I sedili sono comodi e filtrano anche bene le
vibrazioni del motore, vibrazioni decisamente presenti, specie al minimo.
Il tutto a patto di tenere a metà la regolazione in altezza del sedile di
guida, come dicevo.
Rumorosità decisamente contenuta, meglio della Picasso, merito anche delle
marce più lunghe e dell'ottima insonorizzazione.
Nessuno scricchiolio proviene da plancia e arredi.
L'autoradio fa il suo dovere in modo onesto.
CONCLUSIONI
Un'ottima vettura, non c'è dubbio.
Pregi: motore, cambio, frizione, confort, freni, finiture.
Difetti: sedile guida, vibrazioni al minimo, sterzo.
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8tto di nuovo su Picasso (35,110?,MI)
Leges sine moribus vanae
Mon general, a mort les imbeciles!
Programme ambitieux, Mon cher monsieur.
8tto di nuovo su Picasso (35,110?,MI)
Leges sine moribus vanae
Mon general, a mort les imbeciles!
Programme ambitieux, Mon cher monsieur.