Post by AlecPost by DenethorMa non doveva usare la Flaminia scoperta?
L'ha usata stamattina.
Qua c'è un bell'articolo sull'auto presidenziale:
I presidenti della Repubblica hanno usato auto di ogni tipo. Ma
le famose Landaulet, anche se ormai d'epoca, sono insostituibili
Napolitano rispolvera la Flaminia
è la regina del Quirinale
di VINCENZO BORGOMEO e MARIO SCELBA
L'auto presidenziale? Ovviamente la celebre Lancia Flaminia, che il
presidente Napolitano ha rispolverato oggi per la parata ufficiale. E'
una deroga alle misure di sicurezza che ha un suo valore. Come ha un suo
valore la storia quarantennale dell'aristocratica Lancia Cabriolet
Landaulet nera. Quattro di questi modelli speciali vennero commissionati
alla Casa torinese nel marzo 1960.
In sei mesi la carrozzeria Pininfarina (con la collaborazione della
General Motors per alcuni accessori elettrici speciali) realizzò le
vetture secondo le specifiche personalmente richieste dall'allora
presidente Gronchi.
Arrivarono al Quirinale direttamente dalla fabbrica dopo un lungo
viaggio in autostrada. La loro velocità massima infatti, non supera i
120 chilometri orari a causa dei ridotti rapporti ridotti al ponte
(10/47 invece di 12/47), studiati appositamente per procedere a passo
d'uomo durante le parate, senza pattinare con la frizione.
Dopo quel rodaggio sull'Autosole raramente hanno effettuato altri lunghi
spostamenti su strada. Solo una volta hanno raggiunto Napoli percorrendo
la via Appia. Altrimenti sono state sempre trasportate in treno su un
vagone speciale.
Per tradizione le quattro Flaminia Cabriolet-Landaulet vennero
battezzate con nomi di cavalli: Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma
454308), Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306), Belvedere
(telaio 813-99-1003, targa Roma 454307) e Belsito (telaio 813-99-1004,
targa Roma 474229). Attualmente nel garage del presidente sono rimaste
solo la Belfiore e la Belsito.
Lunga quasi 5 metri e mezzo e pesante 20 quintali, la Flaminia del
presidente può trasportare sette persone, due delle quali su comodi
strapuntini in pelle. E' una macchina che continua ad incutere rispetto
e ammirazione. All'epoca era l'unica antagonista italiana alle auto di
alta rappresentanza, come Mercedes e Jaguar. Ma ancora oggi non la
supera in lunghezza nemmeno la K, l'ultima ammiraglia Lancia
dell'inquilino del Colle. Il motore 2.5 è lo stesso del modello Berlina
di serie (per ogni evenienza sono state montate una pompa elettrica e
una bobina supplementare), il telaio invece è più lungo: 3.350 mm contro
i 2.870 del modello di serie. Per il resto, a cominciare dalla capotte
elettrica, le vetture presidenziali furono totalmente riallestite a
mano. Una delle quattro macchine presidenziali, in seguito, durante il
settennato di Antonio Segni, venne dotata di tettino trasparente in
perspex.
Nel 1982, durante la presidenza di Pertini, due Flaminia - ormai
impiegate solo per gli ambasciatori stranieri quando si recavano al
Quirinale per presentare le loro credenziali - vennero "congedate" e
vendute alle aste dell'esercito a cifre irrisorie. Ora appartengono ad
un avvocato di Roma. Dopo anni di fedele servizio senza mai una "panne",
sembrava ormai l'ora di rinnovare il parco auto. In via della Dataria
dove da sempre il soliti meccanici ne curavano la manutenzione, c'era
aria di addii.
Al Quirinale era arrivata una speciale Maserati Quattroporte blindata,
donata da De Tomaso, che tra gli altri preziosismi, aveva anche uno
bracciolo fatto a mano per le pipe del Capo dello Stato. Caso volle (ma
fu veramente un caso?) che subito dopo la nomina di Cossiga, proprio
quando il presidente doveva uscire per il primo giro d'onore, la
Maserati si guastò e la Belfiore venne richiamata in extremis per
sostituirla. Il nuovo Capo dello Stato sospese allora le altre cessioni
e riprese la consuetudine della Cabriolet Landaulet.
Anche Oscar Luigi Scalfaro, nonostante l'omaggio di una Thema Limousine
da parte della Lancia, ha preteso la Flaminia per le visite ufficiali. E
come lui, Ciampi, che anzi, il 2 giugno passa in rassegna i reparti
schierati al Vittoriano a bordo della intramontabile Lancia scoperta,
scortato dai corazzieri a cavallo e dall'altra Flaminia "superstite".
Così, la Cabriolet Landaulet sembra proprio essere tornata una
tradizione bene augurante del cerimoniale, al servizio del presidente.
Una curiosità: il primo impiego ufficiale avvenne nel '61 in occasione
della visita della regina Elisabetta d'Inghilterra. Il 16 ottobre del
2000, quando l'anziana sovrana è tornata per la terza volta in Italia,
ad attenderla, al Quirinale, c'era ancora una volta la fedele Flaminia.
Oggi le Lancia Flaminia attualmente in dotazione al presidente della
Repubblica sono più in forma che mai. Tutte di colore blu scuro con
vernice ancora originale. Gli interni sono in pelle nera Connolly 8500 e
in dotazione hanno un'autoradio Voxon rigorosamente d'epoca.
Nel garage del Quirinale però c'è stato di tutto. Prima della presidenza
Einaudi il parco veicoli era composto infatti da quattro Fiat 2800
decappottabili, di rappresentanza; una Lancia Aprilia costruita
appositamente per la visita in Italia di Adolf Hitler; una Fiat 4
utilizzata da Vittorio Emanuele III nella prima guerra mondiale ed oggi
esposta al Museo storico della Cecchignola; una Fiat 1500 verde militare
a disposizione del Principe Umberto; un'Isotta Fraschini; una Lancia
Aprilia; una Lancia Ardea; una Fiat 1100 ed una Balilla a tre marce.
Poi, con l'avvento di Einaudi, nell'autorimessa del Quirinale di Via
della Dataria sono entrate anche un'Alfa Romeo 1900 ed alcune Fiat
Topolino giardinetta.
Una curiosità, per quel che riguarda il connubio auto-presidente della
Repubblica, riguarda il primo capo dello Stato, Enrico De Nicola, uomo
di grande austerità di costumi: eletto presidente della Repubblica,
giunse a Roma da Torre del Greco a bordo della sua auto privata,
mettendo in subbuglio il mondo politico e la polizia fino al suo arrivo
nella Capitale.
Il parco macchine della presidenza di Antonio Segni annoverava Fiat
1300, 1500 e 1800, anche se in realtà il capo dello Stato preferiva
ricorrere ad un'Alfa Romeo 1900. Nel settennato di Giuseppe Saragat
arrivarono le Fiat 130, ammiraglie della Casa torinese, ed alcuni
modelli più recenti della Lancia Flaminia. E' con la presidenza di
Giovanni Leone che arrivano al Quirinale le prime vetture blindate (due
Alfa Romeo 2500), ma l'autoparco presidenziale può contare anche su
alcune Fiat 125 e vari modelli della Fiat Argenta.
La Maserati Quattroporte arriva al Quirinale con Sandro Pertini, il
presidente-partigiano, che commissionò la realizzazione di una elegante
berlina fuoriserie blindata (quattro porte e 5000 cc di cilindrata) poi
ceduta alla Farnesina. In dotazione aveva anche un bracciolo fatto a
mano per le amate pipe del capo dello Stato.
Per il mandato di Francesco Cossiga, invece, furono realizzate un'Alfa
Romeo 164 ed alcune Lancia Thema blindate, tra cui il modello Limousine,
molto utilizzato anche dal predecessore di Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro,
che comunque utilizzò in molte occasioni la Flaminia per le visite
ufficiali.
Carlo Azeglio Ciampi, prima dell'arrivo della Maserati Quattroporte
nuova di zecca, ha usato due Lancia K, due Lancia Thesis (entrambe con
le versioni Limousine) e, ovviamente, come tutti gli altri presidenti le
vecchie Lancia Flaminia che nell'era dell'elettronica sono sempre usate
con grande orgoglio.