Post by DespacitoIl 20/09/2024 16:53, Despacito ha scritto:> https://www.notizieauto.it/splende-la-termica-dacia-sandero-sbranando-tutte-le-elettriche/> > visto che le Dacia vendono più di tutte, VW è in crisi, Mercedes è in crisi,> BMW rivede i numeri per il 2024 e Stellantis fa cacare, non è che sarebbe ora> di prendere atto che la gamma di veicoli pensata dai costruttori per il> mercato europeo è sbagliata?in realtà è più completa e variegata oggi che maieppure ieri tutti si compravano il bienvù a rate, perchè oggi meno?
E quando mai il bienvù è stata la macchina più venduta? Il fatto è
che hanno eliminato modelli come la Punto, la Polo, la Fiesta,
che erano quelli che facevano i numeri, per poter mettere suvvini
e suvvetti del caz che costano il doppio, senza motivo,
probabilmente anche per ammortizzare gli investimenti
sull'elettrico.
Probabilmente un corno: in che anno hanno cominciato le
case europee ad investire massivamente nell'elettrico ?
Prima o dopo il 2019 ? E' seguito il Covid-19 che ha creato
un po' di confusione nella memoria, ma e' quello l'anno
in cui qualcuno in Europa ha un brutto risveglio e cominicia
a soffrire di incubi.
Tralasciando la Tesla, che fino al 2018 era data per
spacciata, i piu' si aspettavano il suo fallimento, almeno
a leggere la stampa, la prima vettura elettrica in grado di
circolare in autostrada (direi che e' un discrimine per
distinguere furgoncini tipo Ape e go-kart ovvero auto
senza patente) e' la Mitsubishi i-MiEV lanciata nel 2009
ma solo per i clienti di flotte di veicoli. E dal 2010 per
i consumatori in Giappone, Hong-Kong e, solo in leasing,
in Australia:
<https://www.greencarcongress.com/2010/06/imiev-20100602.html#more>
Le C-Zero della Citroën e le iOn della Peugeot non sono
affatto un qualche impegno di sviluppo europeo di auto
elettriche, ma niente altro che i-MiEV rimarchiate.
E solo funzionari della Nissan e della General Motors
iniziano a dire che il Roadster della Tesla ha dimostrato
cosa puo' fare oggi un auto elettrica. Ed infatti, dopo
segue subito la Leaf della Nissan. E vero che nel 2011
c'e' la Volvo che investe nella C30 Electric, ma non e'
che la Volvo sia considerata in Europa un produttore
"mainstream". Abbiamo invece un fiancheggiatore come
Bolloré che nel 2011 butta fuori la Bluecar.
Il punto chiave e' al 2011, l'auto con maggiori vendite,
ovvero la i-MiEV, contando anche tutte le rimarchiate,
fa solo 10'000 vetture vendute. E i "grossi" europei
di fatto fanno spallucce: quantita' ridicole, sembrano
abbiano pensato; non c'e' mercato. Ed infatti, solo la
BMW si scuote dal suo torpore, e nel 2012 inizia ad
investire nella ActiveE, un auto da 150 km di
autonomia. Non esattamente una fatica progettuale.
Del resto si contano in un migliaio di vetture.
Sia chiaro, tutte si sono cimentate in auto elettriche
da esposizione, tanto per fare credere al mondo di
essere in grado di iniziare a produrre centinaia di
migliaia di vetture: ma sono solo prototipi costruiti
artigianalmente. A quando la prima vera fabbrica di
auto elettriche da un costruttore europeo ? (invece della
tattica ingannevole di rimarchiare vetture orientali)
Ecco la storia:
<https://www.nytimes.com/2024/04/09/business/volkswagen-electric-vehicle-factory.html>
"... Volkswagen announced in 2018 that it would convert its
Zwickau factory, the largest private employer in the area, to
manufacture nothing but electric vehicles, it was a big deal."
Annuncio fatto nel 2018 ed eseguito nel 2019. Da cui la
data da me scelta.
Ora, da quando e' scoppiata la moda dei suvvini e suvvetti [...]
che costano il doppio, senza motivo ?
Del resto: se mettono in vendita una vettura che costa il
doppio, come si fa a pensare che cosi' aumenterebbero i ricavi ?
Un minimo di nozioni di economia insegna che aumentando i
prezzi oltre un certo limite, i profitti calano invece di
aumentare.
La vera ragione per fare suvvini e suvvetti e' una mancanza di
veri capitani d'industria (anche il sig.Marchionne era poco piu'
di un burocrate senza fantasia imprenditoriale). Gente ben lontana
da un Henry Ford o, perche' no, un Giovanni Agnelli che sapevano
cosa volevano le masse. Ma forse lo stesso Marchionne, morto
l'anno prima del 2019, se fosse stato vivo ancora un paio di
anni, avrebbe buttato anche la Fiat sulle auto elettriche, come
hanno fatto le tre grandi tedesche: BMW, Mercedes-Benz e VAG.
Post by DespacitoE mentre aumentavano i prezzi, facevano pure una
riduzione costi schifosa, eliminando quasi tutti i motori: ormai
i 3 cilindri a benzina dominano dappertutto. Poi hanno pure
spostato l'immagine dell'auto, da oggetto legato alla libertà di
movimento, in grado di dare emozioni, a home theatre con le
ruote, con le porte che si aprono da sole, la macchina che ti
saluta e minchiate varie.
E se fosse invece una clientela da pantofole legata al nuovo
mondo virtuale ad avere influito su costruttori senza fantasia ?
O forse e' il costo dei carburanti ? Dopo il 2000, per i piu',
pensare di fare un "giro in auto" tanto per passare il tempo, era
diventato un lusso. Superata la crisi petrolifera dell'embargo
arabo (1973), che eppure gia' uno scossone culturale l'ha dato,
dopo un minimo di $22 al barile nel novembre 1998, il petrolio
ha visto sempre prezzi sopra i $50 al barile (siamo seri: il
mese tra marzo e aprile 2020 non conta niente), come dire che la
benzina ci costava piu' del doppio rispetto a cio' che ricordavamo
in passato.
Post by DespacitoI risultati si vedono.
In particolare nelle vendite di auto elettriche. Mancano delle
semplici elettriche tipo le versioni termiche delle Punto, Polo,
Fiesta: l'unica proposta degna e' la Spring della Dacia, solo
ora si parla di una versione del genere della VAG, probabile
uscita nel 2026. Se soffre il mercato conservatore dei motori
termici, figurarsi il mercato delle elettriche di vetture che
non vengono proposte, come dice lei, le Punto, Polo, Fiesta,
ed aggiungo io, le Panda di grande successo in Italia, per chi
vuole un auto "animale da somma" e non qualche pretenzioso
gingillo da mostrare agli amici.
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