On 17 Mar, 14:04, Taffo <***@email.it> wrote:
Ciao
Post by Taffomagari ma non credo.
Siamo cresciuti con la sindrome giapponese, con l'economia occidentale
schiantata
dalla forza e programmazione dei figli del sol levante.
Adesso sono 20 anni che sono in stagnazione, con un rapporto deficit/
PIL che se l'avessimo noi saremmo andati in default 4 volte e per
calcolare lo spread sarebbe necessario utilizzare una calcolatrice
scientifica.
Fino a molti anni fa, anche su IDA, si magnificava l'affidabilità
delle macchine giapponesi anche rispetto alla produzione tedesca (le
Mercedes non sono piu' quelle di una volta, le turbine della Polo e
BMW - questa è storia recente), la programmazione costante senza
stravolgimento dei progetti e gli stessi dirigenti
tedeschi riconoscevano che il loro problema erano i cambi in corsa,
con l'introduzione di centraline non previste inizialmente.
Toyota n 1 al mondo, Porsche che scala la VW (ok porcata, ma era
scalabile), Mercedes in affanno per la Smart / Chrysler. Poi è bastato
che un paio di americani si immolassero per il bene della patria
schiantandosi con l'acceleratore sportivo Toyota per far crollare il
tutto.
Giapponesi inaffidabili costretti a richiamare la produzione degli
ultimi 10 anni (salvando la produzione USA), tedeschi sugli scudi che,
magicamente, sembra abbiano risolto tutto i problemi industriali e di
affidabilità.
Onore al merito alla produzione tedesca attuale. Volevo solo rendere
omaggio anche a chi, nel 1984, in un clima da comunismo vero con
abitanti che conoscevano solo la bicicletta, aveva visto lungo ponendo
le
basi al successo attuale.
Le macchine bisogna anche saperle vendere, non solo produrle.
Post by Taffo--
-----------------
taffo (42,120,VR/PR)
147 mjtd "Velociraptor" driver.
Davide