Post by brokoloPost by Sparrow®Post by brokoloVediamo un pò .Qual è l'errore che avrei commesso?
In codesta riga ne hai commessi solo tre.
vedi, ti spiego qualcosa della lingua italiana. La lingua italiana
ovviamente rientra nelle lingue romanze, come lo spagnolo ed il francese.
All'origine c'è ovviamente la lingua latina. La lingua latina ha conosciuto
la sua fase più fortunata tra il primo a.c. ed il primo d.c. In altre parole
parliamo del periodo in cui vissero personaggi del calibro di Cicerone,
Orazio, Ovidio, Seneca. Tralascio le peculiarità della lingua di ognuno di
loro, perchè dovrei accompagnare il tutto con esempi in latino. Diciamo che
man mano che il peso politico-militare di Roma è andato affievolendosi e man
mano che si diffondevano grecismi, ebraismi ( senza considerare la spinta
che avrebbe avuto il cristianesimo, che spingerà perfino personaggi come
Agostino ad usare un linguaggio non più rispettoso della sintassi classica,
così come la conosceva un Cicerone ) la lingua latina ha visto modificarsi e
non di poco il proprio aspetto. Sappiamo che nel medioevo tale fenomeno è
andato aggravandosi enormemente, al punto che perfino coloro che avrebbero
dovuto esprimersi in un corretto latino ( chi lavorava nelle cancellerie ma
anche personaggi religiosi o copisti ) faticavano e spesso si lasciavano
influenzare da espressioni "vulgari". A cavallo tra il 1200 ed il 1300
l'italia ha dato i natali a DANTE. Molti chiamano Dante, padre Dante, ossia
padre della lingua italiana, senza nemmeno sapere il perchè :)
Il perchè risiede nel fatto che il contributo che Dante ( ovviamente
soprattutto con la divina commedia ) ha dato all'evoluzione della lingua
italiana è tale che nel giro di pochi decenni la lingua del nostro paese
raggiunse una letterarietà che gli altri paesi si sognavano. Ora saltiamo
tutti i secoli che vanno dal 1300 al 1700 ( perchè devo correggere una 30ina
di verifiche )
Si giunge al 1800. Se tu leggessi opere di Leopardi ( non un pincopallino
qualsiai, bensì uno che a 13 anni conosceva greco ed ebraico ed era ammirato
da molti filologi ) oppure di Manzoni o Carducci e poi arrivando al
raffinato D'annunzio e a Pascoli, potresti ritrovare molte espressioni, usi
sintattici, sclete lessicali, che ti suonerebbero strane. Ma le troveresti
strane non perchè essi ne han fatto un cattivo uso o perchè tu vivi in
un'epoca diversa, semplicemente perchè la lingua è un organismo che si
evolve e come tale ci pone ad alcune difficoltà. Tu mi dici : hai fatto 3
errori.
Se io volessi fare sfoggio di mera cultura, credimi, potremmo scrivere fino
a domattina e ti rimbambirei di paroloni. Mentre ti scrivo ho alla mia
destra una biblioteca che solo al primo piano contiene una dozzina di saggi
di carattere linguistico e critico-letterario. Ad esempio potrei chiederti
se scrivere non ostante sia errore, o se sia giusto scrivere contradire o
contraddire e perchè oppure se sia giusto mettere l'ausiliare essere o
avere coi verbi atmosferici o ancora se sia esatto dire succube o succubo e
via dicendo. E non ti verrebbe in aiuto i dizionari, nemmeno i migliori,
perchè spesso sparano cazzate. Chiudiamola qui :)
--
illud potius praecipiendum fuit, ut eam diligentiam adhiberemus in amicitiis
comparandis, ut ne quando amare inciperemus eum quem aliquando odisse
possemus
Boh! E' ammesso persino *succuba*. E te lo dice 1 che ha solo la 3a
media.