Ludo
2007-06-29 09:24:01 UTC
(Scritto per il sito in firma, particolarmente per smentire un Pandista
che, dall'alto della sua esperienza di Thema 8.32 e corse in salita
(???), sostiene che la Panda NP e' insicura perche' "a 110 km/h in
autostrada ti ribalti in rettilineo".
Ditemi se e come devo inviarlo per la pubblicazione su IDAnet)
IDATEST FIAT PANDA 1,2 8v NATURAL POWER
In occasione del II raduno toscano di metanoauto.com ho potuto provare
una Fiat Panda Natural Power sulle strade nei dintorni di Firenze. Ecco
le mie impressioni.
ESTERNO
La Panda Natural Power, qui in livrea arancio-crodino da me
particolarmente apprezzata già sulla Multipla, deriva notoriamente dalla
4x4, da cui eredita l'altezza da terra ma (per fortuna) non le
protezioni in plastica sotto i paraurti e le fiancate, a tutto vantaggio
della leggerezza della linea.
L'altezza, sia da terra che complessiva, e lo spazio sotto i passaruota
non appagano granchè l'occhio, ma non compromettono il riuscito
equilibrio dell'utilitaria Fiat tra razionalità, sobrietà e simpatia.
Unico tratto peculiare della versione NP, il logo nella parte destra del
portellone.
VANO MOTORE
Sollevato il cofano, che per discutibile scelta di economia presenta
l'interno non verniciato, e bloccatolo mediante l'apposita astina, qui
decisamente più pratica rispetto alla Punto NP, il vano motore ci si
presenta ordinato e con i punti di rabbocco facilmente individuabili ed
raggiungibili. Altrettanto ben accessibili, almeno in apparenza, le luci
anteriori per la sostituzione delle lampade, a differenza di quanto
accade su altre utilitarie, che obbligano ad onerosi passaggi in
officina ed a circolare a luci spente in caso di bruciatura notturna.
Meglio protetti rispetto alla Punto NP pure i componenti dell'impianto,
con particolare riferimento alla centralina Metatron.
INTERNI
Apriamo la vettura con il pratico telecomando incluso nella chiave di
avviamento e ci sediamo al posto guida: il sedile, in fresco tessuto
bicolore sulle tonalità del grigio, apparentemente robusto e di facile
pulizia, è scarsamente profilato - come del resto si conviene ad
un'utilitaria - ed ha un'imbottitura un po' dura. Le persone corpulente
troveranno forse lo schienale un po' stretto e scomodo. La seduta, in
compenso, ha una lunghezza ideale per le persone di corporatura media.
Il posto guida è ben centrato, nessun disassamento avvertibile tra
sedile, pedaliera e volante. Comodo l'azionamento dei pedali ed adeguato
lo spazio a disposizione delle gambe del guidatore: il mio timore che la
console centrale (nella quale è incardinata la leva del cambio)
interferisse con la gamba destra si è rivelato infondato.
Si sta seduti, però, veramente troppo in alto rispetto anche alle
esigenze del traffico urbano, con una sensazione sgradevole di
"appollaiamento", amplificata dall'altezza da terra e dalla compressione
dello spazio visivo in altezza (occorre, in pratica, guidare guardando
la strada verso il basso, mentre sollevando lo sguardo si inquadra...il
bordo superiore del parabrezza). La mano sinistra corre immediatamente
alla ricerca, ahimè vana, dell'agognata levetta per la regolazione in
altezza del sedile.
L'altezza della seduta incide ovviamente anche sull'inclinazione del
volante (regolabile in altezza), non propriamente verticale, ma dalla
corona ben dimensionata e dall'impugnatura sicura e gradevole.
La strumentazione, pur essenziale, è ben disposta e leggibile; tutti i
comandi principali sono individuabili intuitivamente e facilmente
raggiungibili, anche per merito delle generose dimensioni di pulsanti,
ghiere e manopole. Fa eccezione il commutatore/indicatore di livello del
metano, collocato all'estremità sinistra della plancia, che in marcia è
completamente occultato dal volante, costringendo a pericolose
contorsioni per la consultazione.
Convincente la leva del cambio sulla console centrale, corta e
facilmente manovrabile; non altrettanto la posizione della retromarcia
sotto la V marcia (l'innesto a siringa è scomodo dovendo
contemporaneamente spingere la leva in basso a destra: la posizione
corretta sarebbe stata a sinistra della I, come sulla Punto) e la
conformazione del pomello, che non consente un'impugntaura nè comoda nè
efficace ed è discutibile pure esteticamente.
Le plastiche della plancia, di colore grigio chiaro, sembrano solide e
durevoli.
Il bagagliaio, vero punto di forza della Panda NP, è invariato rispetto
alla versione 4x4 e si presenta regolare e ben sfruttabile, ancorchè non
molto profondo.
SU STRADA
Avviamo e, mancando il contagiri, dobbiamo provare a partire per
renderci conto che il motore sia in moto: all'interno dell'abitacolo non
trapela il benchè minimo rumore. Colpisce subito la grande facilità
delle manovre - nonostante la scarsa ergonomia della retromarcia, già
evidenziata - grazie all'apprezzabile leggerezza di sterzo e frizione,
quest'ultima pure molto dolce e precisa nello stacco/riattacco. Non si
sente, onestamente, la mancanza della funzione City, comunque attivabile
mediante apposito pulsante.
La visibilità è ottima in tutte le direzioni, con qualche punto morto
lateralmente a causa dei montanti centrale e posteriore, peraltro non
troppo massicci.
Uscendo dal centro urbano la prima sorpresa: passando sopra i dossi
artificiali e le giunzioni di un ponte Bailey scopriamo sospensioni
decisamente rigide, che trasmettono le sollecitazioni alla schiena degli
occupanti (anche in virtù della già accennata durezza dello schienale)
come non ci aspetteremmo da un'utilitaria Fiat con pneumatici neppure
ribassati (165/70 14"). Ma le sorprese continuano lungo il susseguirsi
di curve medio-ampie che caratterizza il percorso di prova: lo sterzo si
indurisce progressivamente all'aumentare della velocità, trasmettendo
fedelmente la percezione di aderenza ed acquistando precisione e
prontezza; il rollio in ingresso curva è praticamente inesistente, la
vettura trova immediatamente l'appoggio e segue le traiettorie impostate
senza la minima incertezza o necessità di correzione, invogliando a
forzare l'andatura anche sul misto un po' più stretto.
Unico limite la tendenza, caratteristica di tutte le vetture con ponte
interconnesso, a scomporre lievemente il posteriore sulle sconnessioni
trasversali alla carreggiata (tipicamente le canaline di scolo
dell'acqua su ponti e viadotti): se in rettilineo tutto si risolve in
uno scossone, nelle curve affrontate molto allegramente potrebbe
rendersi necessario un lieve controsterzo - peraltro istintivo - per
compensare la propensione del retrotreno a "scappare" verso l'esterno,
resa meno progressiva dall'assetto rigido.
Il motore Fire da soli 52 CV, alimentato a metano grazie al noto
impianto Metatron a iniezione multipoint sequenziale fasata, è
impeccabile per fluidità di erogazione in tutte le condizioni ma certo
non garantisce accelerazioni brutali; tuttavia, tenendolo opportunamente
su di giri e sfruttando l'adeguata rapportatura della II e III marcia e
l'ottima manovrabilità del cambio, dagli innesti corti e
sufficientemente precisi, asseconda la brillantezza del comportamento
dinamico con discreta verve, permettendo di togliersi più di una
soddisfazione nel guidato.
Concludiamo la prova con qualche km in superstrada, dove la Panda NP,
pur penalizzata dall'altezza, dall'aerodinamica e da uno spunto in IV e
V un po' lento, si muove nel traffico a velocità autostradale (110-130
km/h) con disinvoltura, senza incertezze, necessità di correzioni od
ondeggiamenti del corpo vettura neppure nei cambi di corsia improvvisi.
GIUDIZIO FINALE
Decisamente una bella sorpresa, questa Panda NP, per chi come il
sottoscritto apprezza la guida allegra su percorso misto: la rigidità
dell'assetto, probabilmente imposta dalla necessità di mantenere
costante l'altezza minima da terra prescritta per la bombola
sottoscocca, e le inattese qualità dello sterzo la rendono un giocattolo
inaspettatamente divertente da guidare, almeno nel misto.
Paradossalmente, ad essere penalizzato è soprattutto il confort in
città, il che probabilmente non soddisferà le esigenze della maggior
parte degli utenti. Per chi cerchi una vettura più confortevole c'è
comunque, nella gamma Fiat, la Punto NP. La Panda NP risulta comunque
eccellente come auto da città rispetto a tutte le altre possibili
esigenze: economia di gestione, spazio, versatilità, visibilità,
facilità di manutenzione.
che, dall'alto della sua esperienza di Thema 8.32 e corse in salita
(???), sostiene che la Panda NP e' insicura perche' "a 110 km/h in
autostrada ti ribalti in rettilineo".
Ditemi se e come devo inviarlo per la pubblicazione su IDAnet)
IDATEST FIAT PANDA 1,2 8v NATURAL POWER
In occasione del II raduno toscano di metanoauto.com ho potuto provare
una Fiat Panda Natural Power sulle strade nei dintorni di Firenze. Ecco
le mie impressioni.
ESTERNO
La Panda Natural Power, qui in livrea arancio-crodino da me
particolarmente apprezzata già sulla Multipla, deriva notoriamente dalla
4x4, da cui eredita l'altezza da terra ma (per fortuna) non le
protezioni in plastica sotto i paraurti e le fiancate, a tutto vantaggio
della leggerezza della linea.
L'altezza, sia da terra che complessiva, e lo spazio sotto i passaruota
non appagano granchè l'occhio, ma non compromettono il riuscito
equilibrio dell'utilitaria Fiat tra razionalità, sobrietà e simpatia.
Unico tratto peculiare della versione NP, il logo nella parte destra del
portellone.
VANO MOTORE
Sollevato il cofano, che per discutibile scelta di economia presenta
l'interno non verniciato, e bloccatolo mediante l'apposita astina, qui
decisamente più pratica rispetto alla Punto NP, il vano motore ci si
presenta ordinato e con i punti di rabbocco facilmente individuabili ed
raggiungibili. Altrettanto ben accessibili, almeno in apparenza, le luci
anteriori per la sostituzione delle lampade, a differenza di quanto
accade su altre utilitarie, che obbligano ad onerosi passaggi in
officina ed a circolare a luci spente in caso di bruciatura notturna.
Meglio protetti rispetto alla Punto NP pure i componenti dell'impianto,
con particolare riferimento alla centralina Metatron.
INTERNI
Apriamo la vettura con il pratico telecomando incluso nella chiave di
avviamento e ci sediamo al posto guida: il sedile, in fresco tessuto
bicolore sulle tonalità del grigio, apparentemente robusto e di facile
pulizia, è scarsamente profilato - come del resto si conviene ad
un'utilitaria - ed ha un'imbottitura un po' dura. Le persone corpulente
troveranno forse lo schienale un po' stretto e scomodo. La seduta, in
compenso, ha una lunghezza ideale per le persone di corporatura media.
Il posto guida è ben centrato, nessun disassamento avvertibile tra
sedile, pedaliera e volante. Comodo l'azionamento dei pedali ed adeguato
lo spazio a disposizione delle gambe del guidatore: il mio timore che la
console centrale (nella quale è incardinata la leva del cambio)
interferisse con la gamba destra si è rivelato infondato.
Si sta seduti, però, veramente troppo in alto rispetto anche alle
esigenze del traffico urbano, con una sensazione sgradevole di
"appollaiamento", amplificata dall'altezza da terra e dalla compressione
dello spazio visivo in altezza (occorre, in pratica, guidare guardando
la strada verso il basso, mentre sollevando lo sguardo si inquadra...il
bordo superiore del parabrezza). La mano sinistra corre immediatamente
alla ricerca, ahimè vana, dell'agognata levetta per la regolazione in
altezza del sedile.
L'altezza della seduta incide ovviamente anche sull'inclinazione del
volante (regolabile in altezza), non propriamente verticale, ma dalla
corona ben dimensionata e dall'impugnatura sicura e gradevole.
La strumentazione, pur essenziale, è ben disposta e leggibile; tutti i
comandi principali sono individuabili intuitivamente e facilmente
raggiungibili, anche per merito delle generose dimensioni di pulsanti,
ghiere e manopole. Fa eccezione il commutatore/indicatore di livello del
metano, collocato all'estremità sinistra della plancia, che in marcia è
completamente occultato dal volante, costringendo a pericolose
contorsioni per la consultazione.
Convincente la leva del cambio sulla console centrale, corta e
facilmente manovrabile; non altrettanto la posizione della retromarcia
sotto la V marcia (l'innesto a siringa è scomodo dovendo
contemporaneamente spingere la leva in basso a destra: la posizione
corretta sarebbe stata a sinistra della I, come sulla Punto) e la
conformazione del pomello, che non consente un'impugntaura nè comoda nè
efficace ed è discutibile pure esteticamente.
Le plastiche della plancia, di colore grigio chiaro, sembrano solide e
durevoli.
Il bagagliaio, vero punto di forza della Panda NP, è invariato rispetto
alla versione 4x4 e si presenta regolare e ben sfruttabile, ancorchè non
molto profondo.
SU STRADA
Avviamo e, mancando il contagiri, dobbiamo provare a partire per
renderci conto che il motore sia in moto: all'interno dell'abitacolo non
trapela il benchè minimo rumore. Colpisce subito la grande facilità
delle manovre - nonostante la scarsa ergonomia della retromarcia, già
evidenziata - grazie all'apprezzabile leggerezza di sterzo e frizione,
quest'ultima pure molto dolce e precisa nello stacco/riattacco. Non si
sente, onestamente, la mancanza della funzione City, comunque attivabile
mediante apposito pulsante.
La visibilità è ottima in tutte le direzioni, con qualche punto morto
lateralmente a causa dei montanti centrale e posteriore, peraltro non
troppo massicci.
Uscendo dal centro urbano la prima sorpresa: passando sopra i dossi
artificiali e le giunzioni di un ponte Bailey scopriamo sospensioni
decisamente rigide, che trasmettono le sollecitazioni alla schiena degli
occupanti (anche in virtù della già accennata durezza dello schienale)
come non ci aspetteremmo da un'utilitaria Fiat con pneumatici neppure
ribassati (165/70 14"). Ma le sorprese continuano lungo il susseguirsi
di curve medio-ampie che caratterizza il percorso di prova: lo sterzo si
indurisce progressivamente all'aumentare della velocità, trasmettendo
fedelmente la percezione di aderenza ed acquistando precisione e
prontezza; il rollio in ingresso curva è praticamente inesistente, la
vettura trova immediatamente l'appoggio e segue le traiettorie impostate
senza la minima incertezza o necessità di correzione, invogliando a
forzare l'andatura anche sul misto un po' più stretto.
Unico limite la tendenza, caratteristica di tutte le vetture con ponte
interconnesso, a scomporre lievemente il posteriore sulle sconnessioni
trasversali alla carreggiata (tipicamente le canaline di scolo
dell'acqua su ponti e viadotti): se in rettilineo tutto si risolve in
uno scossone, nelle curve affrontate molto allegramente potrebbe
rendersi necessario un lieve controsterzo - peraltro istintivo - per
compensare la propensione del retrotreno a "scappare" verso l'esterno,
resa meno progressiva dall'assetto rigido.
Il motore Fire da soli 52 CV, alimentato a metano grazie al noto
impianto Metatron a iniezione multipoint sequenziale fasata, è
impeccabile per fluidità di erogazione in tutte le condizioni ma certo
non garantisce accelerazioni brutali; tuttavia, tenendolo opportunamente
su di giri e sfruttando l'adeguata rapportatura della II e III marcia e
l'ottima manovrabilità del cambio, dagli innesti corti e
sufficientemente precisi, asseconda la brillantezza del comportamento
dinamico con discreta verve, permettendo di togliersi più di una
soddisfazione nel guidato.
Concludiamo la prova con qualche km in superstrada, dove la Panda NP,
pur penalizzata dall'altezza, dall'aerodinamica e da uno spunto in IV e
V un po' lento, si muove nel traffico a velocità autostradale (110-130
km/h) con disinvoltura, senza incertezze, necessità di correzioni od
ondeggiamenti del corpo vettura neppure nei cambi di corsia improvvisi.
GIUDIZIO FINALE
Decisamente una bella sorpresa, questa Panda NP, per chi come il
sottoscritto apprezza la guida allegra su percorso misto: la rigidità
dell'assetto, probabilmente imposta dalla necessità di mantenere
costante l'altezza minima da terra prescritta per la bombola
sottoscocca, e le inattese qualità dello sterzo la rendono un giocattolo
inaspettatamente divertente da guidare, almeno nel misto.
Paradossalmente, ad essere penalizzato è soprattutto il confort in
città, il che probabilmente non soddisferà le esigenze della maggior
parte degli utenti. Per chi cerchi una vettura più confortevole c'è
comunque, nella gamma Fiat, la Punto NP. La Panda NP risulta comunque
eccellente come auto da città rispetto a tutte le altre possibili
esigenze: economia di gestione, spazio, versatilità, visibilità,
facilità di manutenzione.
--
Ciao,
Ludo (35, 144/9.06 e 100/11.3, PC-PV)
Alfista Arrogante, Lancista per caso, gasato naturale
Tutto sul metano per auto: http://www.metanoauto.com/
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Ludo (35, 144/9.06 e 100/11.3, PC-PV)
Alfista Arrogante, Lancista per caso, gasato naturale
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